Barolo Chinato Riserva - Roagna
Barolo Chinato Riserva - Roagna
Barolo Chinato Riserva - Roagna
Barolo Chinato Riserva - Roagna
Barolo Chinato Riserva - Roagna
Barolo Chinato Riserva - Roagna
Roagna

Barolo Chinato Riserva - Roagna

152,00 €
Esaurito
  • Denominazione: Barolo Chinato
  • Vitigno: nebbiolo, estratti di piante aromatiche e spezie
  • Alcol: 16%
  • Formato: 0.7L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2015/2030
  • Temperatura di servizio: 16/18 °C
  • Momento per degustarlo: Conversazione
  • Giudizio di Tannico: 85pt
  • Tipologia: Liquoroso
  • Abbinamenti: Cioccolato

Note di degustazione

Rosso rubino intenso, allolfatto esprime gli aromi tipici del Barolo arricchiti da nuances di frutta candita, erbe di montagna e spezie. In bocca è vellutato e persistente, caratterizzato da una bella acidità e da una notevole struttura. Chiude con un finale leggermente amaro, lungo e persistente.

Abbinamenti

Da provare labbinamento con un grande cioccolato fondente, oppure da solo, chiacchierando in compagnia.

Barolo Chinato Riserva - Roagna: Perchè ci piace

Fin da tempi molto antichi venivano prodotti vini con aggiunte di erbe e spezie. La nascita del Barolo Chinato, si fa risalire al Dott. Cappellano, farmacista di Serralunga dAlba, che sul finire del XIX secolo creo questo elisir a scopo curativo. Nel corso degli anni le diverse famiglie di Langa hanno poi sviluppato proprie ricette in base ai gusti familiari e alle erbe reperibili nelle vigne. Il Barolo Chinato Riserva Roagna nasce da unantica ricetta di famiglia, la cui base e data dal Barolo Pira. Al vino invecchiato, vengono aggiunti differenti infusi, in grappa di Barolo, di erbe, cortecce e fiori; questo elisir cosi formato riposa ancora alcuni mesi e poi viene imbottigliato. La produzione e limitatissima.

Cantina

La Cantina Roagna si trova a Barbaresco, nel cuore delle Langhe e produce vini che sono espressione pura e autentica del territorio.

Per raggiungere questo obiettivo, ha scelto di lavorare con viti vecchie, con apparati radicali molto profondi e capaci di donare uve di grande concentrazione aromatica. I terreni sono di origine sedimentaria marina, con stratificazioni di argille calcaree alternate a marne grigio-bluastre e sabbie. L’autenticità di ogni singola e diversa espressione, deriva da minime differenze del sottosuolo. Le vigne non vengono fertilizzate, non vengono utilizzati erbicidi o pesticidi e il suolo è completamente inerbito, così che viene stimolata la biodiversità e gli apparati radicali sono spinti ad andare in profondità. I ceppi presenti nei vigneti derivano da legni di madri-viti della zona, così da mantenere una popolazione di piante eterogenea.

Nel 2012 è iniziata una sperimentazione di viti da seme, ottenuta seminando vinaccioli delle viti più vecchie per originare nuove piante-figlie e salvaguardare o addirittura aumentare la biodiversità del vigneto. In cantina, così come tra i filari, rigide e rigorose sono le regole, seguite alla perfezione, costantemente e scrupolosamente: per le fermentazioni, sono utilizzati pied de cuve con lieviti indigeni e le macerazioni sono molto lunghe, a cappello sommerso, per trasferire al vino tutto ciò che di prezioso c’è nei grappoli. Stessa filosofia viene perseguita per le fasi di invecchiamento e affinamento: i controlli sono minuziosi, e l’obbiettivo finale è sempre quello di esaltare ciò che la stagione e il territorio sono riusciti a esprimere nelle uve.

Da tutto ciò nascono vini semplicemente straordinari, tra i quali incontriamo alcune delle migliori etichette di tutto il Piemonte. Dal Dolcetto alla Barbera, si passa per il Barolo e per il Barbaresco - con quest’ultimi provenienti da alcuni dei più prestigiosi cru, come Pajè o Asili - fino ad arrivare al Barolo Chinato e alla Grappa: etichette praticamente mitiche.

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