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Belvedere Vodka

La distilleria di Polmos Zyrardow, situata nel cuore della regione di Mazovia a circa 45 chilometri di distanza da Varsavia, nasce in Polonia nel primo decennio del secolo scorso, esattamente 1910, quando inizia a produrre la prima Vodka.
Al tempo la distillazione della segale era abbastanza diffusa nel paese, e la distilleria superò indenne le due guerre mondiali, nonché un devastante incendio e i disordini politici dell’Europa del tempo.
Dopo la caduta del regime comunista, Polmos decise di cimentarsi nella realizzazione di una Vodka che sapesse distinguersi da tutti, unica e autentica. Fu così che nacque la Vodka Belvedere, che prende il nome dal Belweder Palace di Varsavia, il palazzo presidenziale della Polonia, che oggi appare in etichetta.
La Vodka Belvedere rimase un prodotto regionale fino agli anni ‘90, quando un ricco americano decise di acquistarne i diritti di produzione e di vendita, per arrivare a produrre pochi anni più tardi - esattamente nel 1993 - la prima Vodka “Superpremium” al mondo, in cui nulla viene lasciato al caso e ogni passaggio produttivo è rigorosamente monitorato unendo tradizione e innovazione. Nel 2002 entra definitivamente nel circuito del lusso dopo l’acquisizione del gruppo LVMH, e oggi la Belvedere Vodka è un'icona, idea stessa del lusso e del suo valore che deve la propria popolarità ad alcuni fattori come la qualità delle materie prime usate o il processo di distillazione ispirato a tecniche antichissime. Prodotta utilizzando esclusivamente la segale “Dankowskie Gold Rye” (coltivata solo nella regione polacca della Mazovia e ideale per l’elevata concentrazione di amido), e impiegando acqua pura al 100% (estratta da pozzi artesiani profondi due chilometri e filtrata per undici volte), viene venduta in più di cento diversi paesi nel mondo e prodotta in diverse tipologie, a seconda dei frutti che vengono usati per la macerazione. Distillata per ben quattro volte attraverso un procedimento che ha più di seicento anni, la Belvedere Vodka - prima in assoluto - viene infine imbottigliata nella sua riconoscibile e unica bottiglia in vetro trasparente e smerigliato.
Le versioni aromatizzate, le cosiddette Macerations, vengono lavorate naturalmente e con prodotti eccellenti non trattati chimicamente: pompelmi rosa dell’Argentina, limoni spagnoli e zenzero fresco per la Pink Grapefruit; mirtilli provenienti da una piccola zona rurale della Polonia, acqua di rose francesi e ribes neri per la Black. E non solo: sono ben nove gli ingredienti aggiuntivi della variante IX, il cui nome deriva proprio dal numero di frutti e erbe utilizzate (gelsomino, ginseng, cannella, mandorle dolci, guarana, acai, zenzero, eucalipto e amarena), distillati separatamente prima di essere mescolati con la Vodka Belvedere; si chiama Red invece la Belvedere classica venduta in una bottiglia di colore rosso; spazio infine alla varietà Unfiltered, prodotto raffinato ed elegante pensato per i palati più esigenti e destinato al mercato di lusso, non a caso definita come la “prima Luxury Vodka al mondo”.

Si produce a partire da una segale di qualità superiore, molto rara e pregiata, la “Dankowskie Diamond”, che per il basso contenuto di amido la rende più corposa, morbida e dai sentori straordinariamente complessi; ecco perché dopo la quarta distillazione viene miscelata solo con l’acqua purissima al 100% senza bisogno di essere filtrata.
La Vodka Belvedere si impone così come prodotto unico nel suo genere e dal fascino indiscusso, in cui convergono la raffinatezza della segale di elevatissima qualità, la purezza dell’acqua e l’arte secolare dei maestri distillatori polacchi. Dal colore trasparente, brillante e cristallino, al naso rivela profumi delicati di vaniglia, fiori bianchi, nocciole, noci, pepe, qualche sfumatura di peperone e pepe bianco. Al palato è vellutata e avvolgente, abbastanza morbida, calda e rotonda; sul finale si affaccia un sentore vagamente balsamico che regala al distillato armonia ed equilibrio.
Conosciuta soprattutto nella sua forma più classica, che è anche quella più richiesta sul mercato, ha una gradazione alcolica del 40%. Solitamente è venduta nella tradizionale bottiglia da 0,70 litri, ma la si può trovare anche nelle versioni da 1,75 (Vodka Belvedere Magnum).

La lavorazione di Belvedere segue le regole previste dalla normativa della vodka polacca, tra le più restrittive al mondo: secondo il disciplinare infatti tutte le fasi di produzione devono avvenire sul territorio polacco, il liquore deve essere estratto o da cereali o da patate e non è consentita l’aggiunta di altri ingredienti. Negli ultimi anni si è distinta anche per il suo ambizioso programma per la sostenibilità, riducendo dal 2012 le emissioni di CO2 del 42%.
Ma la missione si spinge oltre: l’obiettivo futuro è quello di arrivare a una riduzione dell’80% attraverso un articolato progetto di “zero sprechi energetici”, sviluppato in collaborazione con tre università polacche. Un piano che consente ad esempio alla distilleria Belvedere di recuperare la biomassa proveniente dagli scarti della distillazione per produrre il proprio carburante verde. Entro il 2025 la missione sarà raggiungere la completa autosufficienza energetica, grazie alla generazione di energia completamente rinnovabile per la distillazione dei suoi prodotti e per le attività a essa connesse.
Liscia e servita in un bicchiere gelato per i più temerari, la Vodka Belvedere si può bere non solo alla fine dei pasti, ma anche per accompagnare primi piatti, piccoli snack, arrosti delicati, pietanze di agnello o sottaceti, e per sfumare le classiche pennette alla vodka. Ma la si può usare anche come base per alcuni dei cocktail più famosi: dai tradizionali Vodka Lemon e Vodka Martini, al Moscow Mule, Vodka Tonic, Sex on the Beach, Bloody Mary, Cosmopolitan e Screwdriver.
Una Vodka, insomma, che con ben 25 medaglie d’oro conquistate nelle più importanti competizioni a livello internazionale, rende omaggio come meglio non si sarebbe potuto fare a oltre sei secoli di tradizioni storiche, know how e savoir-faire.