Vino Rosso "Ora Da Re" Botte n.8 1932 - Barone Jacona Della Motta, Cantina dei Feudi (0.375l - astuccio)

113,00 €

Esaurito

Annata: 1932
Alcol: 17%
Formato: 0.375l
Allergeni: Solfiti
Consumo ideale: 2017/2057
Temperatura di servizio: 14/16 °C
Momento per degustarlo: Occasioni speciali
Giudizio di Tannico: 94pt
Tipologia: Liquoroso

Note di degustazione

E' un vino che ha vissuto la guerra, che ha moltissime storie da raccontare, si lascia scoprire da noi come un nonno veterano che parla a degli scolari, con nerbo deciso e austero, di grande stoffa ed eccezionale rigore, e come quelle storie di guerra non si scordano facilmente, di lunghissima persistenza. Parlo di emozioni difficili da esprimere, chiuse e sigillate per moltissimi anni in del vetro. Avvicino il naso e mi ritrovo in vacanza a Ragusa da mia mamma, dove è stato ritrovato questo nettare, tra le olive e i fico d'india, col profumo delle carrube e i vecchi che bevono caffè e parlano in dialetto, giocando a carte, fumando sigarette, a cena vado da mio nonno in campagna, c'è odore di fieno e dietro al dondolo c'è un salice, un oleandro e un albero del pepe, mi sono commosso.

Abbinamenti

Questo è un vino di una complessità e di una profondità che rende davvero difficile l'abbinamento, lo consigliamo da meditazione, ma potrebbe accompagnare formaggi erborinati o molto stagionati.

cantina

"La Cantina dei Feudi nasce nel 1898 con il nome di Cantine Antonio Logoluso per la produzione ed il commercio dei vini pugliesi. Nel 1992 l’azienda modifica il nome con quello attualmente ... vai alla scheda della cantina

Vino Rosso "Ora Da Re" Botte n.8 1932 - Barone Jacona Della Motta, Cantina dei Feudi (0.375l - astuccio): Perché ci piace

Ora da Re è un vino definito eterno, scoperto per caso, la cui storia ricorda personalità del calibro di Veronelli, potremmo dunque parlare dei suoi profumi e delle sue caratteristiche, ma questo è un vino che si degusta con le emozioni, che seduce e commuove, è un vino che potrebbe surclassare tranquillamente moltissimi Marsala, Sherry o Madera. Quando capita di assaggiarlo, quelle rare volte, dopo i primi momenti, in cui ci si ritrova assorti nei propri pensieri, nelle proprie sensazioni, ci si guarda intorno e si vedono facce incredule e stupite, le facce di quelle persone che non riescono così su due piedi a capacitarsi che un vino del 1932 possa avere un colore tonaca di monaco scuro, ma brillante, un profumo caldo penetrante, molto fitto e seducente, con una gamma vastissima e infinita di sentori mediterranei e di castagno, sapore asciutto, morbido e vellutato, ammaliatore del palato e di straordinaria persistenza. Questo è un vino magico, un elisir che incanta chi lo beve.