Luca Gargano di Velier, appassionato ricercatore di distillati dimenticati, nell’ottobre 2004 si reca nei Caraibi per visitare la sede della Caroni, storica distilleria di Trinidad. Lo spettacolo che gli si presenta è terribile: la distilleria è ormai in disuso e al suo interno una signora gli racconta che lo zuccherificio con annessa la distilleria, di proprietà statale, è stato chiuso nel 2003 per decisione del governo. Vedendo che veniva utilizzato un sistema di imbottigliamento manuale, molto artigianale, Luca chiede se avessero ancora dei barili in invecchiamento. Così fu portato davanti alla porta di un magazzino con centinaia di barili di rum, alcuni risalenti al 1974, usati per tagliare il rum più giovane. Alcuni mesi più tardi alcuni di quei barili furono mandati in Italia per essere valutati e analizzati dal punto di vista qualitativo. I rum risultarono eccellenti e fu deciso di imbottigliarli a pieno grado per mantenerne l’equilibrio. Fu l’inizio di un nuovo marchio e di una linea di rum che conservano il respiro di un’epoca che non c’è più. Sono rum ricchi di storia, aromi e profumi che non verranno mai più prodotti.

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