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E’ tra le regioni che vanta la più antica tradizione vinicola, un’isola incantevole che produce vini dal carattere mediterraneo. La Sardegna delle meraviglie è fatta di storia, cultura e tradizioni gastronomiche che si fondono con la produzione del vino, un elemento che segna fortemente la sua l’identità regionale. Tra le uve più caratteristiche dell’isola c’è il “bizzarro e scontroso” Vermentino, che in vigna può dare del filo da torcere anche ai viticoltori più esperti. Un bianco generoso nel bicchiere, come quello di Tanca Gioia, l’U Tabarka Ventou de Ma, che si presta ad abbinamenti versatili, da una semplice orata alla brace a un rombo guarnito con un’intensa salsa al curry. Tra i rossi il Cannonau rimane l’uva più coltivata dell’isola, anche se negli ultimi decenni Carignano e Monica stanno recuperando parte del divario. Chiamato in Francia Grenache e in Spagna Garnacha, il Cannonau è tra gli esempi più antichi di coltivazione della vite nel Mediterraneo, un’uva che dà rossi dai profumi di frutta matura, spezie e talvolta resina. Fra le proposte di oggi, vi segnaliamo il "Mamuthone” di Sedilesu, un Cannonau di grande persistenza, che Antonio Galloni ha valutato 92 centesimi, spettacolare con i formaggi stagionati. I vini sardi non finiscono qui, siete pronti a scoprirli tutti?

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