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Isola meravigliosa, di eccezionale identità culturale, la Sardegna è da considerarsi unica anche per la varietà e la personalità dei vini che produce. È qui infatti che è possibile trovare varietà autoctone di grande fascino, che solo in queste terre riescono ad esprimersi al meglio. Un vero e proprio ponte tra la Penisola ed il bacino del Mediterraneo, in particolare se si prendono come riferimenti le zone costiere della Francia e della Spagna. Collegamenti non solo immaginari che trovano forza nelle tante similitudini dei vini di queste aree solo apparentemente lontane. L’uva a bacca rossa più importante di tutta l’Isola è il cannonau, conosciuto altrove con il nome di garnacha e di grenache. Una varietà diffusa in tutta la Sardegna e che in base alla zona di coltivazione può portare a vini più o meno ricchi, più o meno strutturati, spesso molto eleganti e sempre caratterizzati da un’inconfondibile vocazione mediterranea. Il vermentino, tradizionale vitigno a bacca bianca forse proveniente dalla Corsica, nonostante sia anch’esso coltivato un po’ in tutta la Sardegna è indubbio che esprima in meglio di sé nell’ampia zona di Gallura, nella zona settentrionale della Sardegna. Una varietà che porta a vini freschi e di inconfondibile forza espressiva. Ma non solo, al cannonau e al vermentino si affiancano tante altre varietà che negli ultimi anni hanno conosciuto, grazie anche allo straordinario lavoro di tanti giovani vignaioli, una seconda giovinezza. Dal bovale al carignano, dal cagnulari alla monica. Per non parlare di vini caratteristici e inimitabili come la Malvasia di Bosa e la Vernaccia di Oristano. Vini unici, di grande espressività, capaci di raccontare come pochi altri le loro origini e un territorio unico. Benvenuti in Sardegna.

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