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Sono vini che parlano francese, quelli di oggi, che rappresentano il meglio dell’enologia di questo Paese, noto in tutto il mondo per i suoi straordinari territori. Champagne, Chablis, Crémant, Bordeaux e Borgogna sono solo alcuni dei grandi nomi pensati appositamente per gli appassionati della Francia, vini diventati icona di stile ed eleganza. Tra le zone più famose al mondo per la produzione di grandi rossi pregiati, la regione di Bordeaux vanta condizioni straordinarie per microclima e suoli. E’ questa la terra dei rossi da “taglio bordolese”, composti prevalentemente da cabernet sauvignon, cabernet franc e merlot, che combinano gli aromi speziati, come il pepe nero e il cuoio, a quelli della frutta rossa matura. In Borgogna il rosso per eccellenza è il Pinot Noir, tra i vini che preferiamo in assoluto. Questo vitigno dà rossi piuttosto trasparenti (se vedete la vostra mano dietro il calice, si tratta di un vino trasparente), segnati da aromi di viola, mora, prugna, liquirizia e tostatura, che col tempo diventano più evoluti. Un altro vino borgognone è lo Chablis, detto anche lo “Chardonnay che viene dal freddo”, perché prodotto al confine di questa regione vinicola (più vicina a Parigi che a Beaune), dove il clima è piuttosto rigido. Forse non molti sanno che sia il Pinot Noir che lo Chardonnay sono utilizzati come base per lo Champagne, assieme al Pinot Meunier. Chiamato in passato “vin du diable” (vino del diavolo) per le frequenti esplosioni delle bottiglie causate dalla forte pressione esercitata dalle bollicine, lo Champagne è tra gli spumanti simbolo della Francia, sinonimo di classe e stile. In questo Paese gli altri spumanti metodo Champenoise prodotti fuori dalla regione dello Champagne, si chiamano Crémant. Si tratta di bollicine molto piacevoli, spesso prodotte da vitigni inusuali, ottime a tutto pasto. Perché non assaggiarle?

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