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Vini dalle caratteristiche diverse, ma complementari, Fiano e Falanghina, che nascono da Campania, Puglia, Molise, Lazio e Sicilia. Due bianchi autoctoni che raccontano storie del Sud, fatte di vigne arse dal sole da cui salgono quei sublimi aromi mediterranei, che ritroviamo anche nel bicchiere. La Falanghina è un bianco segnato da un sorso minerale e “vulcanico”, che vi consigliamo di provare nella versione di Casa Setaro. Questa piccola cantina a conduzione familiare nasce, infatti, nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio, in un ecosistema unico al mondo, che ne segna marcatamente i vini. Assaggiare il Falanghina “Campanelle”, dalla mineralità prepotente, fa l’effetto di una passeggiata tra i lapilli, con quegli aromi di pietra focaia, sia al naso che in bocca, decisi, netti, inequivocabili. Se la Falanghina è mineralità, il Fiano è complessità, con una dimensione aromatica che passa dal floreale al tropicale fino alle spezie, andata e ritorno. Tra le grandi aziende del sud, la nostra scelta cade su Mastroberardino, che è riuscita a rendere onore a questo vino, con un costante lavoro di salvaguardia delle tradizioni e di valorizzazione del proprio territorio. Il suo Fiano è esemplare, ideale per chi voglia capire fino in fondo il varietale, esaltato e non snaturato dal solo passaggio in acciaio. Fiano e Falanghina: assaggia il migliore Sud.

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