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La tavola delle feste è ancora più ricca con un grande vino piemontese, capace di accompagnare con stile le portate del prossimo cenone di Natale. Se siete a corto di idee, ecco qualche consiglio per stupire i vostri ospiti: con il tradizionale antipasto di salumi vi suggeriamo il Barbera del Monferrato Frizzante DOC “La Monella” di Braida, mentre con le capesante e le cozze gratinate scegliete il Langhe Arneis DOC “Blangé” di Ceretto, un vino creato negli anni Ottanta nel momento di massima espansione dei grandi rossi piemontesi, che rappresenta una scommessa vinta per Bruno e Marcello Ceretto. Con un primo di crostacei, come dei gustosi tagliolini al limone e gamberi, aprite l’Erbaluce di Caluso DOCG "La Rustia" di Orsolani, dagli aromi di pompelmo e pera, mentre con le preparazioni a base di carne scegliete tra i grandi vini nobili del Piemonte: Barolo e Barbaresco. Con la selvaggina avete solo l’imbarazzo della scelta, ma noi vi consigliamo di aprire l’intenso Barolo DOCG di Oddero, dall’ottimo rapporto qualità prezzo, mentre con una faraona o dei formaggi di media stagionatura scegliete il vino di una delle cantine storiche del territorio: il Barbaresco DOCG dei Produttori del Barbaresco. Curiosità: fino al 1894 il nebbiolo coltivato a Barbaresco era venduto per produrre Barolo o per fare altri vini da pasto. Con la nascita delle “Cantine Sociali di Barbaresco”, fondate da Domizio Cavazza in quell’anno, inizia formalmente la produzione di questo nobile vino. La cantina sociale chiuse negli anni Venti, ma nel 1958 il parroco di Barbaresco, Don Fiorino Marengo, rifacendosi a quella tradizione, fondò la cantina “Produttori del Barbaresco”, assieme a diciannove viticoltori.

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