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Nuovi vini da antichi vitigni. E’ questa la filosofia tracciata da Di Majo Norante, un’azienda che segue fedelmente l’obiettivo di recuperare varietà che rischiano l’estinzione, preservando le antiche tradizioni del Molise. Una grande cantina che ha reso celebre l’enologia della sua regione, che abbiamo selezionato per i cultori dei vitigni autoctoni del sud, piccole chicche introvabili in altri territori. Alle classiche uve quali malvasia, trebbiano e sangiovese, la cantina ha infatti affiancato l’ellenico-aglianico, il prugnolo e la tintilia per i rossi; il greco, il bombino e la falanghina per i bianchi, più il prezioso e raro moscato reale. Con questa uva apprezzata in passato persino dai Papi, la Di Majo Norante produce il Molise Moscato Reale DOC “Apianae”, un passito che piace per il suo tratto non eccessivamente dolce, che può essere abbinato col paté di fegato d’oca o con la pasticceria secca. Gli appassionati dei vitigni introvabili, inoltre, devono assolutamente assaggiare la Tintilia del Molise DOC, un vino prodotto dall’omonima uva a bacca rossa, che è stata salvata dall’oblio pochi decenni fa. All’annata 2013 sono andati i Tre Grappoli del Gambero Rosso, un riconoscimento che premia non solo la piacevolezza di questo vino, ma anche la sua estrema tipicità. Chi apprezza il Sangiovese interpretato in chiave molisana, infine, non può perdere un vino dall’eccellente rapporto qualità-prezzo, il Terre degli Osci Sangiovese IGT, dal carattere irruento e intenso.

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