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Storica azienda del Chianti Classico, Castellare di Castellina nasce nella forma odierna nel 1968 grazie alla fusione di 5 differenti poderi. Un luogo magico in cui i vigneti, 33 gli ettari complessivi, sono perfettamente integrati nell’ambiente, tra boschi e altre coltivazioni. Una zona in cui un'ottima esposizione, un buon drenaggio dell'acqua, suoli misti di marne calcaree, galestro e poca argilla regalano da sempre vini ben strutturati, intensi e adatti a un lungo invecchiamento in bottiglia. La cantina è dalla fine degli anni 70 di proprietà dell’imprenditore Paolo Panerai, il quale inizia da subito un lungo percorso di ricerca volto a migliorarne tutte le etichette. Un attento censimento delle viti, intrapreso subito dopo l'acquisto, ha per esempio consentito di selezionare la miglior specie di sangiovese per il Sodi di San Niccolò, vino simbolo dell’azienda. Non solo: un appezzamento sperimentale piantato nella proprietà in collaborazione con l'Università di Milano e Firenze e l'Istituto di San Michele all'Adige permette una continua ricerca sui cloni migliori nonché la produzione di viti selezionate per il rinnovo dei vigneti. Il mondo Castellare di Castellina nel tempo è cresciuto, è infatti nel 2004 che in partnership con Les Domaines Baron de Rothschild-Lafite nasce Rocca di Frassinello, nel cuore della Maremma. Una splendida tenuta lungo la costa toscana in cui si incontrano il meglio dell’Italia e della Francia; un luogo in cui sangiovese, cabernet sauvignon, merlot, petit verdot e shiraz trovano dimora in perfetta armonia portando alla nascita di vini di sicuro fascino, intensità ed eleganza. Rossi che da subito incontrano i gusti di un pubblico estremamente eterogeneo e il cui progetto trova compiutezza con la costruzione della nuova cantina, un progetto targato Renzo Piano. L’avventura nel mondo del vino di Paolo Panerai non si ferma però alla sola Toscana. È in Sicilia che nascono successivamente Feudi del Pisciotto e Gurra di Mare. La prima si trova fra Caltagirone e Piazza Armerina: una quarantina di ettari di vigneti coltivati soprattutto a nero d’Avola per una cantina caratterizzata dallo storico palmento, dove si vinificava già ai tempi dei Greci e dei Romani. La seconda vicino a Porto Palo, l'antico porto di Selinunte, in una delle zone più ricche di storia dell'intera Sicilia, luogo che regala vini bianchi caldi e trascinanti.

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