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Se volete viaggiare leggeri, armati solo di un calice di vino tra le mani, non dovete fare altro che seguirci. Oggi attraversiamo in lungo e in largo la penisola iberica, assaggiando Cava, Rioja, Porto, Sherry e Madeira. Se dici Cava, dici Catalogna e più precisamente Penedés, un territorio dove si producono piacevoli spumanti metodo classico da vitigni autoctoni (macabéo, parellada e xarel-lo), con l’aggiunta a volte di uve internazionali. Si tratta di spumanti fini ed eleganti, dagli aromi intensi di fiori bianchi e frutta secca, dal sorso spiccatamente fresco, abbinabili con i crostacei e i piatti di pesce. Chi ama i rossi dagli aromi intensi, dovrebbe invece versare nel proprio calice un buon Rioja da tempranillo, un vitigno autoctono prodotto quasi esclusivamente in Spagna e Portogallo, che dà vini avvolgenti e dall’ottima beva. Sul fronte dei liquorosi la penisola iberica è il luogo d’elezione di Sherry, Porto e Madeira, tra i migliori vini fortificati al mondo. La Spagna è la patria dello Sherry, un prodotto di carattere che ha trovato la propria fortuna con l’esportazione verso la Gran Bretagna e l’America. Il metodo solera, caratteristico del territorio di Jerez, è nato infatti per conservare i vini durante i lunghi viaggi transoceanici. Il Porto proviene dalla regione del Douro, in Portogallo, ed è prodotto con una fermentazione incompleta, bloccata con l’aggiunta di alcol, che lo rende naturalmente dolce; mentre il Madeira, nato sull’omonima isola, è caratterizzato da un tipico sapore dolce-amaro, dovuto al suo riscaldamento per circa tre mesi nelle cosiddette “estufas”.

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