Ha rivoluzionato il mondo del vino, la Arnaldo Caprai, trasformando il Sagrantino nel rosso potente che conosciamo oggi. Wine Spectator: “La crescente fama del Sagrantino come vino rosso secco si deve in gran parte agli sforzi di Marco Caprai, che nel 1987 è entrato a far parte della cantina del padre. Ha intuito le potenzialità del vitigno, collaborando agli studi dell'Università di Milano e di altri atenei italiani. L’ampia raccolta e la selezione clonale, con la sperimentazione, la densità d’impianto e la gestione dei vigneti, hanno contribuito a rendere quest’uva adatta a produrre rossi ricchi e concentrati.” Un cambiamento epocale per l’Umbria, che ha visto trasformare un rosso dolce, utilizzato addirittura per la messa, in un secco complesso e dal sorso robusto. Assieme a questa icona del territorio, la selezione prevede tutte le etichette della cantina, tra cui il Montefalco Rosso, dove il Sagrantino cede il passo a una percentuale maggiore di Sangiovese, ingentilendo il sorso per renderlo più elegante. Questa la principale differenza tra i due vitigni, legati da una buona trama tannica e potenzialità di invecchiamento.
- RP 90
- GR 3
- WS 93
- JS 92
- RP 90
- GR 2
- Bib 3
- GR 3
- Bib 5
- WE 91
- GR 3
- Bib 5
- AG 87
- RP 91
- LM 90
- GR 3
- Bib 5
- WE 91
- JS 94
- LM 91
- RP 90
- GR 2
- GR 2
- Bib 5
- WE 92
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