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Pisco Sour Cocktail

Pisco Sour Cocktail: la ricetta originale e i suoi antenati

Esprime i profumi e i colori dei paesaggi sud americani, è dissetante, ma dal gusto deciso, una gradazione alcolica per pochi intenditori e con note aromatiche provenienti dall’Angostura. A contendersene la nascita da sempre sono due paesi: Cile e Perù. Non è un caso, visto che l’ingrediente principale del Pisco Sour Cocktail è il Pisco, un’acquavite peruviana, bevanda di bandiera del Perù ma anche del Cile. La prima ricetta scritta che fa riferimento al drink risale al Nuovo Manual de Cucina a la Criolla pubblicato a Lima nel 1903. Oggi è un cocktail che si presta a diverse reinterpretazioni e molto semplice da preparare a casa. Ecco quali sono gli ingredienti principali e la ricetta originale.

Pisco Sour Cocktail: gli ingredienti

Prima di arrivare a quella definitiva degli anni ‘20, la ricetta del Pisco Sour cambiò molte volte. Ed è possibile che quella pubblicata a Lima nel 1903 sul Nuovo Manual de Cucina a la Criolla, sia servita da ispirazione. In un estratto si legge: “Un bianco d’uovo, un bicchiere di Pisco, un cucchiaino di zucchero raffinato, qualche drop di succo di Lime a piacimento… ti stimoleranno l’appetito”. Gli ingredienti utilizzati oggi per prepararlo non sono molto diversi. Ti serviranno infatti:

- 4.5 cl di Pisco
- 2 cl di sciroppo di zucchero
- 3 cl di succo di limone fresco
- 1 bianco d’uovo
- 4 gocce di Angostura (o Amargo Chuncho Bitter).

La ricetta originale del Pisco Sour Cocktail

Adesso sei pronto a preparare il cocktail. Prima di iniziare però assicurati di avere a portata di mano uno shaker, un bar spoon, un frullatore e una coppetta da cocktail, ma può andare bene anche un bicchiere tipo old fashioned o, come insegnano in Perù, un bicchiere di coccio, usato sin dall’epoca precolombiana e da cui sembri derivi la parola “pisco”. Dopo aver spremuto il limone metti l’albume, il pisco, lo zucchero, il succo di limone e due cubetti di ghiaccio in uno shaker o in un frullatore. Shakera con forza per un minuto circa, il tempo necessario per montare leggermente l’albume e ottenere una spuma morbida e compatta. Poi versa tutto in un bicchiere raffreddato precedentemente, aggiungi qualche goccia di Angostura o Amargo Chuncho Bitter. Per la guarnizione finale puoi usare una scorza di limone che stempera l’odore di albume d’uovo. Puoi sorseggiarlo prima di cena, ma si accompagna bene anche con piatti di pesce alla griglia, arrosti e carni bianche.

L’antenato del Pisco Sour Cocktail

A contendersi la paternità del Pisco Sour sono Cile e Perù. Nonostante non si abbiano notizie certe come spesso accade nella storia della mixology, ad avere la meglio è il Perù. Le origini del drink sarebbero senza dubbio da ricercare in Perù; lo stesso non può dirsi però del suo inventore, che a quanto pare non era peruviano ma americano: si chiamava Victor Morris e a lui si deve la ricetta così come la conosciamo oggi. Era un immigrato di Salt Lake City arrivato in Perù nel 1913, per un po’ di tempo lavorò per una compagnia ferroviaria nelle Ande, poi si trasferì a Lima. Qui nel 1916 aprì il Morris Bar, che sarebbe diventato il luogo di ritrovo dell’upper-class peruviana e da americani. Morris, detto “El Gringo” come spesso succedeva con molti occidentali, iniziò a servirlo come alternativa al Whiskey Sour, un cocktail all’epoca molto diffuso. Furono soprattutto gli stranieri di lingua inglese ad apprezzarlo durante il Proibizionismo, diventati aficionados dei drink esotici più che di quelli statunitensi, contribuendo così alla sua diffusione capillare. Al punto da sopravvivere al suo inventore che morì nel 1929 e alla chiusura del Morris Bar dopo tredici anni di attività. Nel frattempo la ricetta era stata perfezionata nel 1920 da Mario Bruiget, dipendente di Morris. Il suo Pisco Sour continuò a diffondersi in tutta Lima diventando bevanda nazionale. Non è un caso infatti che anno primo sabato di febbraio i peruviani lo celebrino con una festa.

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