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Marco De Bartoli

Marsala Vergine Riserva DOC 1988 - Marco De Bartoli (astuccio)

145,00 €

Esaurito

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  • Annata: 1988

  • Denominazione: Marsala Vergine Riserva DOC

  • Vitigni: grillo 100%

  • Alcol: 19%

  • Formato: 0.75l

  • Consumo ideale: 2015/2035

  • Temperatura di servizio: 12/14 °C

  • Momento per degustarlo: Per viziarsi

  • Giudizio di Tannico: 96pt

  • Tipologia: Liquoroso

  • Abbinamenti: Formaggi erborinati, Pasticceria secca

Riconoscimenti annata corrente

  • Bibenda 5 Grappoli
  • AIS 4 Viti
  • DoctorWine 96
  • Antonio Galloni 95
  • Jancis Robinson 18

Note di degustazione

All’esame visivo si manifesta con un colore giallo paglierino brillante, attraversato da lampi tendenti al dorato. Il bouquet di profumi al naso esprime sensazioni complesse e stratificate, che, da sfumature minerali si concentrano su note di frutta a polpa bianca e tocchi balsamici. Al palato è complesso, ampio, fine, caratterizzato da un sorso sapido e fresco. Termina con un finale d’incredibile persistenza.

Abbinamenti

Un vino di grande struttura, da riservare a formaggi erborinati o in abbinamento alla pasticceria secca, a fine cena. Visto il blasone e l’austerità, può essere benissimo degustato da solo, come vino da meditazione.

cantina

Ci sono cantine strettamente e indissolubilmente legate ad alcune figure, al punto che è difficile immaginarle senza di esse. È questo il caso dell’azienda Marco De Bartoli, oggi gestita dai ... vai alla scheda della cantina

Marsala Vergine Riserva DOC 1988 - Marco De Bartoli (astuccio): Perché ci piace

Una Riserva controversa, con cui Marco de Bortoli ha sempre avuto un rapporto difficile. Questo perché, secondo Marco, l’unico Marsala che poteva vantarsi della dicitura “Vergine” era il Vecchio Samperi, prodotto ottenuto senza aggiunta di alcool. Nonostante ciò però, Marco, nel 1988, volle cimentarsi con tale denominazione, dedicandosi a questa Riserva Marsala Vergine, unica annata mai commercializzata dall’azienda per questa tipologia. Le uve di grillo da cui nasce, crescono in vigneti pianeggianti, caratterizzati da un sottosuolo calcareo-sabbioso. Gli acini, una volta selezionati, fermentano in tradizionali fusti di rovere, e la fortificazione avviene aggiungendo solamente acquavite ottenuta da uve della stessa annata. L’affinamento, durato ben 27 anni, è stato svolto in fusti di castagno e di rovere di diversa capacità. Un’opera unica da non perdersi per niente al mondo!

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