Note di degustazione
Clos de Tart, quando diventeremo abbastanza potenti faremo richiesta per codificargli un colore tutto suo, un rubino infernale, cupo, ma vibrante. Un concerto hard Rock: Liquirizia, cannella, curry, marasca, amarena, viola e grafite. Strepitosa entrata come al suo solito anche in bocca, ovazioni per una tale acidità così scalpitante, un tannino che qua fa la chitarra elettrica ed una persistenza da percussioni. Contatela, la persistenza.
Abbinamenti
Carrè d’agnello, qualcosa che battagli con la grassezza questa freschezza e tannicità, sbizzarritevi nei contorni più disparati, avete le spalle coperte qua.
cantina
Clos de Tart, un sito storico, fu venduto dalla Maison Dieu in Brochon alle suore di Notre Dame de Tart nel lontano 1141. È rimasto in loro possesso fino alla rivoluzione francese per poi passare ...
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Clos de Tart Grand Cru 2012 Magnum - Clos de Tart: Perché ci piace
L’annata 2012 ha significato una perdita che raggiunge picchi dell’80%, brutte grandinate anche in Côte de Nuits. La Borgogna però insegna al mondo che la qualità, a chi sa farla, è una costante. Sylvain Pitiot a Morey-Saint-Denis è uno di questi, sempre a modo suo, con verve e grinta che poi ritroviamo sempre nei suoi vini. Allungo nel tempo importante, godibilità partita presto: lunga vita.
Questa bottiglia proviene da collezioni di privati, da ristoranti, enoteche o da commercianti di vini rari. Prima della messa in vendita è stata controllata dal Team di Tannico. Non possiamo però garantire che a distanza di tanti anni il vino sia ancora perfettamente conservato. Tannico garantisce che le condizioni della bottiglia sono esattamente come da descrizione presente nella pagina del prodotto. La vendita di questa bottiglia è quindi soggetta alla clausola “come visto e piaciuto".