Masi

Amarone della Valpolicella DOCG “Vaio Armaron” 2011 - Serego Alighieri, Masi

50,00 €

Esaurito

Annata: 2011
Denominazione: Amarone della Valpolicella DOCG
Vitigni: corvina, rondinella, molinara
Alcol: 15.5%
Formato: 0.75l
Consumo ideale: 2016/2026
Temperatura di servizio: 18/20 °C
Momento per degustarlo: Serata tra intenditori
Giudizio di Tannico: 99pt
Tipologia: Rosso
Abbinamenti: Formaggi stagionati, Selvaggina

Riconoscimenti annata corrente

Gambero Rosso 3 Bicchieri
Wine Spectator 94
Bibenda 4 Grappoli

Note di degustazione

Di colore rosso rubino scuro e profondo. Al naso si evidenziano profumi variegati e stratificati, dove emergono mirtilli, viole appassite, cenere, cacao e nuances balsamiche leggere. In bocca è potente, ricco, con un’acidità vibrante e un tannino setoso. Chiude con un finale lungo.

Abbinamenti

Perfetto con i secondi piatti a base di selvaggina, sia da piuma che da pelo. Da provare anche con i formaggi stagionati a pasta molle come il taleggio, dà il meglio di sé con le quaglie arrosto.

cantina

Il Veneto è una regione tra le più vocate dal punto di visita vitivinicolo di tutta l’Italia. Un territorio variegato e multiforme, sempre in fermento, con realtà produttive emergenti che si ... vai alla scheda della cantina

Amarone della Valpolicella DOCG “Vaio Armaron” 2011 - Serego Alighieri, Masi: Perché ci piace

Un nettare mitologico, da collezione per chi ama investire nel mondo del vino, o da bevuta memorabile per chi vuole concedersi subito il lusso di una bottiglia indimenticabile: ecco il “Vaio Armaron”, Amarone della Valpolicella DOCG prodotto da uve coltivate nell’omonimo vigneto, luogo ideale per dare vita a un vino che fa parte della storia dell’enologia italiana e mondiale. Le uve di corvina, rondinella e molinara appassiscono nei fruttai aziendali, per poi, dopo la vinificazione, maturare lentamente per 3 anni in rovere, e per altri 4 mesi in fusti di ciliegio, come da tradizione di Masi. Un’etichetta della linea Serego Alighieri dedicata a tutti coloro che vogliono concedersi un’esperienza diversa dalla normalità.