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Vini di Bolgheri: alle origini del Sassicaia e dei Super Tuscan

vigneti toscana

La costa toscana, che si allunga da Livorno a Grosseto, non ha mai guadagnato una grande reputazione nell’ambito della viticoltura regionale. I terreni molto sabbiosi rendono infatti la coltivazione della vite poco idonea ad una produzione di qualità, ad eccezione di un solo territorio: Bolgheri, deliziosa frazione del villaggio Castagneto Carducci, in provincia di Livorno, da cui sono emersi nella storia recente i più pregiati vini rossi della Toscana.

L'affermazione dei vini di Bolgheri, tutto merito di un marchese

I terreni di questa zona sono sassosi, con formazioni calcaree molto favorevoli per la viticoltura ma il vero successo di quest’area è iniziato dopo la seconda guerra mondiale, ad opera di una sola persona: il marchese Mario Incisa della Rocchetta.

Proveniente da una famiglia nobiliare, il marchese si stabilì a metà del ‘900 nella propria tenuta toscana di San Guido, a Bolgheri.

L’incontro con il barone di Rothschild, proprietario di un grande Châteaux nel cuore della zona di Bordeaux, gli consentirà di portare a casa delle talee di cabernet sauvignon e cabernet franc che pianterà nella proprii terreni.

La nascita del Sassicaia e dei Super Tuscan

Fu poi il lavoro dell’enologo, Giacomo Tachis, che portò alla creazione di un grande vino rosso toscano: da un taglio bordolese, con affinamento in barriques francesi, nacque così il primo Super Tuscan, Sassicaia.

L’esempio del marchese della Rocchetta fu immediatamente seguito da altri produttori: Lodovico Antinori fonda una cantina proprio adiacente a quella di San Guido, e da essa nascono due altri immortali Super Tuscans, Ornellaia e Masseto, a base maggioritaria di merlot; oggi queste tenute sono di proprietà di Frescobaldi e Mondavi.

Grattamacco e Guado al Tasso

Piermario Meletti Cavalleri invece acquistò dei terreni a Castagneto Carducci: sorge così la cantina Grattamacco, da cui elabora un vino rosso a base di sangiovese e cabernet sauvignon.

Infine Marchesi di Antinori, inizia a vinificare l’etichetta Guado al Tasso, utilizzando il classico taglio di uve bordolesi.

Tra i produttori più rappresentativi di Bolgheri, oltre a quelli già citati, troviamo Tenuta Argentieria, Le Macchiole, Michele Satta, Castello di Bolgheri, I Luoghi, Podere Sapaio, Ca’ Marcanda.