Victory

“Il Prometeo Liberato”, uno dei più famosi drammi lirici in versi, ispirato all’omonima tragedia perduta di Eschilo e scritto dal celebre poeta inglese Percy Bysshe Shelley, termina con la parola “Victory”. Prometeo, nella mitologia greca, è un gigante amico dell’umanità e del progresso, che armato di coraggio e intraprendenza, si lancia in una sfida contro gli dei immortali, riuscendo a vincere portando sulla terra il fuoco divino, che viene donato agli uomini. Prometeo, come punizione per la sua azzardata azione, viene però condannato da Zeus, il quale prima lo incatena, per farlo poi sprofondare al centro della terra. Ma ciò su cui si sofferma la leggenda, è il gesto dello stesso Prometeo, che rubando il fuoco agli dei diviene simbolo del progresso e della lotta per la libertà contro il potere, mentre il fuoco divino rappresenta l’intelligenza, la coscienza, la ragione e l’intelletto. Di contro, il poeta Shelley, che meglio di qualsiasi altro letterato incarna l’anima e lo spirito del romanticismo, richiama l’avventura, l’inquietudine e la ribellione contro ogni schema e contro ogni ordine precostituito. Con il termine “Victory”, si vuole quindi sintetizzare ogni aspetto, tanto legato alla leggenda quanto collegato alla figura di Percy Bysshe Shelley, così da arrivare a riassumere l’unione tra pensiero, coraggio e passione: da queste tre parole chiave ha preso vita il brand “Victory”, che nel tempo è diventato simbolo di eleganza mai convenzionale e di lusso senza tempo. Ne è nato un Prosecco - quello targato “Victory” - che unisce la terra e l’uomo, in un matrimonio fatto di bellezza, emozioni, passione e impegno costante. Uve ricche e concentrate, piene di sole e di calore, sembrano quasi racchiudere l’essenza della vita: curate con premura come fossero dei figli, sono lavorate così da dare origine a bollicine esclusive, straordinarie per stile e per originalità. Provenienti da Valdobbiadene, sono Prosecco, quelli etichettati “Victory”, tra i migliori che la denominazione è capace di offrire.