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Re Manfredi

La Basilicata, piccola regione capace di racchiudere al suo interno paesaggi diversissimi tra loro, è uno dei territori italiani più genuini, dove chi domina è ancora la natura, che non ha ceduto del tutto il passo all’uomo. Nella zona più a nord, in provincia di Potenza, si trova il Vulture, grande vulcano oggi spento. Qui, grazie alle sue grandi colate laviche, si è creato un terroir unico nel suo genere, di eccezionale fertilità e fascino. La componente di origine vulcanica conferisce infatti ai vini una particolare mineralità e una spiccata sapidità. Il vitigno più diffuso in Basilicata e nel Vulture è l’aglianico, dal nome greco del vitigno “hellenica”. Furono i romani a portarlo in Italia e lo chiamarono ellenico, varietà in origine usata per migliorare la qualità del Falerno, all'epoca molto diffuso.
Proprio lungo le pendici del Vulture, grazie a suoli di matrice lavica, e per merito di una luce speciale e di un clima continentale, caratterizzato da inverni molto freddi e da estati calde con forti escursioni termiche giorno-notte, l'aglianico stesso ha trovato uno dei suoi luoghi di elezione.
L’azienda “Re Manfredi”, nata nel 1998 a pochi chilometri da Venosa in provincia di Potenza, si inserisce in questo contesto, nel cuore di quella che è la zona di produzione dell’Aglianico del Vulture. Un’elegante e accogliente masseria, voluta dal Gruppo Italiano Vini di cui “Re Manfredi” fa parte, è stata costruita al centro di una proprietà che si estende per oltre 120 ettari, ed è affiancata dalla moderna e dinamica cantina “Terre degli Svevi”.
È qui che tutto segue gli stessi ritmi da decenni. È qui dove avvengono tutte le vinificazioni e dove il vino matura per anni prima di essere commercializzato. Ed è nella ricerca di un punto di unione tra tradizione e innovazione che nascono i vini “Re Manfredi”, cantina che si muove con un profondo rispetto per l’ambiente che circonda questa magnifica terra.