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Quinta Do Vesuvio

La cantina Quinta do Vesuvio può addirittura far risalire le proprie origini al 1565 ma è solo nel 1830 che Don Bernardo Ferreira trasformò l'azienda. Quell'anno arrivò infatti la prima vendemmia dopo 7 lunghi anni di lavoro necessari per trasformare una distesa di sterpaglie bruciate dal sole, inframmezzate da innumerevoli alberi di fichi, in un'azienda vitivinicola. Il risultato finale fu però un Porto meraviglioso capace di divenire immediatamente il più venduto nei mercati esteri. Il processo di evoluzione della cantina fu continuato da Dona Antonia Ferreira, nuora di Don Bernardo, che riuscì a governare l'azienda in uno dei suoi momenti più difficili: l'infestazione della Fillossera. Per controbattere la crisi Dona Antonia diversificò la produzione e fu la prima a vendere il vino della Quinta do Vesuvio in bottiglie etichettate con il proprio nome e di una sola annata, specializzandosi nella produzione di Vintage, contribuendo a creare l'eccellente reputazione di cui ora gode. Nel 19esimo secolo la storia della cantina Quinta do Vesuvio, posizionata nell'alto Douro a 120 km da Oporto, passò per le mani della famiglia Briti Cunha prima e dei Symington poi, una famiglia da più di 5 secoli nella storia del Porto che ha costruito un vero e proprio impero del vino portoghese acquisendo marchi storici come Graham’s, Cockburn’s e appunto il Quinta do Vesuvio. I Symington hanno ridato vita alla tenuta rinvigorendone le tradizioni e importando nuove idee, come la coltivazione organica, imponendosi l'obiettivo di trasformare la cantina fondata da Don Bernardo Ferreira nella miglior produttrice di Porto Vintage al mondo.