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Peter Dipoli

Produttore vitivinicolo di rarissima capacità e competenza, nonché impulsivo in ogni scelta, vulcanico ed energico nelle proprie idee, Peter Dipoli è ormai da anni un vero e proprio personaggio del palcoscenico enologico italiano e non solo. Nato attorno alla metà del secolo scorso - nel 1954 per l’esattezza - dopo aver concluso gli studi in agraria, inizia a portare avanti contemporaneamente l’attività produttiva e quella di distribuzione di grandi vini, quest’ultima culminata con la fondazione, nel 1994, della società Fine Wines.
Proprietario e gestore della cantina che porta il suo nome, fondata nel 1987, Dipoli attualmente coltiva poco meno di cinque ettari vitati, dai quali sono ricavate uve di sauvignon blanc, merlot e cabernet sauvignon.
L’inizio di tutto è partito con l’acquisto di un piccolo appezzamento di poco più di un ettaro, che nel 1990 ha dato vita alla produzione delle prime 1.637 bottiglie di “Voglar”. A seguire, negli anni successivi, l’azienda si è ampliata sia acquistando nuovi vigneti che prendendone in affitto. Nel 1998, da ultimo, ristrutturando un’antica casa rurale è stata attrezzata l’attuale cantina dell’azienda. Ci troviamo in Alto Adige, per la precisione lungo i ripidi pendii della collina di Penon, nelle terre del comune di Cortaccia, in provincia di Bolzano: è qui dove i filari aziendali godono di ottime esposizioni e di importanti escursioni termiche, e soprattutto sono gestiti rispettando al massimo tutti quelli che sono gli equilibri dell’ambiente, della natura, dell’ecosistema e della biodiversità.
In cantina, ogni fase produttiva è portata avanti con l’intento di dar voce alle peculiarità del territorio e della stagione, per cui le caratteristiche della materia prima sono preservate in tutto e per tutto. Insieme al “Voglar” abbiamo anche il “Fihl” e lo “Iugum”: con una produzione annua di circa 40mila bottiglie, quelli etichettati Dipoli sono vini di elevatissimo profilo qualitativo, frutto di accurate e meticolose selezioni, che danno origine a sensazioni organolettiche rare e preziose, dirette, schiette, essenziali e profonde.