Untitled-1

Masseria Frattasi

Un pezzo di storia campana, risalente al lontano 1576, è quello della Masseria Frattasi. Siamo ai piedi del monte Taburno, a Montesarchio, in provincia di Benevento per l’esattezza: è qui dove attorno a quella che è l’imponente masseria settecentesca costruita in pietra calcarea bianca, si snodano i filari principalmente di falanghina e aglianico, ma anche di coda di volpe, greco e fiano, e infine di cabernet sauvignon se si considerano le varietà internazionali. Coltivati ad altitudini variabili, che partono dai 380 metri sul livello del mare fino ad arrivare ai quasi ai mille metri, i vigneti di proprietà aziendale coprono attualmente una superficie di circa venti ettari, e sono condotti secondo le norme dell’agricoltura biodinamica, per cui ogni pratica è totalmente sostenibile e a basso impatto ambientale. In una zona altamente vocata alla viticoltura, dove i venti freddi provenienti dalle montagne si uniscono alle brezze marine che soffiano dal Tirreno, ancora si possono trovare piante allevate con il sistema degli etruschi, che usavano gli alberi come tutori per le viti.
Da sempre di proprietà della famiglia Cecere Clemente, con Beniamino e Pasquale che reggono oggi le redini aziendali, è in questo contesto che da quasi cinque secoli opera ininterrottamente la Masseria Frattasi. In cantina, potendo usufruire di locali che superano i mille metri quadrati, si incontrano le più moderne tecnologie enologiche, sempre applicate nel massimo rispetto di quelle che sono le più antiche tradizioni territoriali.
Con circa 180mila bottiglie prodotte annualmente, partendo da vini come il “Kapnios” e il “Caudium”, fino ad arrivare allo “Iovi Tonant” e al “Donnalaura”, passando per gli Spumanti e per i Passiti, è indiscutibile quello che è il grande merito della cantina “Masseria Frattasi”, che ha avuto la caparbietà di valorizzare e promuovere i vitigni e i vini del territorio, tutti frutto di quello che è il più profondo legame che l’uomo possa instaurare con le proprie terre natie e con le proprie origini.