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La Ginestraia

L’Italia è un paese che offre un’immensa ricchezza per ciò che riguarda vitigni e uve coltivate: ogni regione ha i suoi paesaggi, i suoi climi e le sue tradizioni, offrendo un patrimonio di biodiversità davvero ineguagliabile. In particolar modo la Liguria è una delle regioni italiane dove lo spazio dedicato alla viticoltura è tra i più ridotti: circa 5000 sono infatti gli ettari vitati. D’altronde la conformazione stessa del territorio, costituito quasi al 60% da superfici montuose e racchiuso fra Alpi, Appennini e Mar Mediterraneo, rende la coltivazione della vite davvero complicata. Si è soliti parlare perciò di viticoltura “eroica” a causa delle condizioni ambientali particolarmente impervie, che rendono necessario e imprescindibile l’uso di terrazzamenti e lo svolgimento di operazioni in vigna particolarmente laboriose e impegnative. Tra le varie cantine che si cimentano con la produzione in quest’area, è degna di nota una realtà recente, situata su una piccola collina sopra il comune di Cervo: si tratta dell’azienda agricola La Ginestraia, fondata nel 2007 e immersa fra viti e uliveti. Nei vigneti di proprietà si coltivano le uve autoctone tipiche della storia ligure, cioè rossese, pigato e vermentino, cercando di comprendere il terroir, le condizioni meteorologiche e l’uva stessa, così da ottenere un connubio perfetto di elementi, destinato alla creazione di vini identitari e dotati di una personalità riconoscibile. In cantina grande scrupolo è posto in ogni fase della vinificazione, perché la perfezione e la voglia di essere i migliori animano il team che lavora quotidianamente in azienda. Ogni anno si producono circa 40.000 bottiglie suddivise in sei etichette, che ben rappresentano la varietà che i vini liguri sono in grado di esprimere nel bicchiere. Una particolare nota di merito va riservata al “Le Marige”, Pigato che ha ottenuto il massimo riconoscimento attribuito dalla prestigiosa Guida del Gambero Rosso, i celebri Tre Bicchieri.