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Fontanafredda

Storica cantina immersa nelle affascinanti colline delle Langhe, la cantina Fontanafredda nasce dalle tenute di Roggeri Giacomo a Serralunga d’Alba, iscritta poi nel patrimonio privato di Vittorio Emanuele II, Re di Sardegna, nel 1858.
Il nome della cantina deriva dal luogo in cui viene prodotto questo vino con alle spalle una storia di 160 anni: Villaggio Fontanafredda, nel cuore dello splendido panorama vitivinicolo delle Langhe (patrimonio dell’Unesco) che fece da sfondo alla storia d’amore tra il Re d’Italia, Vittorio Emanuele II, e Rosa Vercellana, “la bela Rosin” che il re avrebbe sposato dopo la prematura scomparsa della moglie. La tenuta fu acquistata per farle un regalo e poi intestata ai figli Maria Vittoria e Emanuele Alberto.
La prima vinificazione è del 1870, anche se una menzione Barolo Fontanafredda risale ad almeno tre anni prima.
Bisogna aspettare tuttavia Emanuele Guerrieri Conte di Mirafiore, figlio del re, per iniziare l’attività commerciale, otto anni dopo, nel 1878, grazie alla sua forte passione unita a uno spirito d’iniziativa e a una lungimiranza non comuni. Nel 1886 il Barolo Fontanafredda attraversa per la prima volta l’Oceano, la produzione si espande, ma nel 1894 l’azienda si troverà ad affrontare la morte del Conte che aveva trasformato il Barolo in un mito.
Nel 1918 l’azienda raggiunge la sua massima espansione con 200 collaboratori e più di 40 famiglie che vivevano nel villaggio, un’isola felice che nel 1931 avrebbe però dovuto fare i conti con il flagello della fillossera, il batterio che mise in ginocchio il mondo della viticoltura cambiando per sempre la storia del vino. Si salva grazie al Monte dei Paschi di Siena che acquista le cantine e la tenuta scegliendo come nome dell’azienda Fontanafredda; la produzione riprende e nel 1959 arriva il primo spumante “Contessa Rosa Metodo Classico”, seguito nel 1964 dal primo Cru certificato nella zona del vino Barolo, il “Barolo La Rosa” ottenuto dalla vinificazione separata di uve provenienti dallo stesso vigneto. Nel 1988 Fontanafredda dà invece il benvenuto al Barolo Serralunga.
La svolta avviene nel 2008: le Cantine Fontanafredda diventano di proprietà dell’imprenditore e appassionato Oscar Farinetti, patron di Eataly, e conta un’estensione di circa 122 ettari, di cui 84 coltivati a vigneto, suddivisi tra i più prestigiosi comuni della zona di Barolo: Serralunga d’Alba, Barolo e Diano d’Alba. Tra i filari si coltivano per lo più nebbiolo, barbera, dolcetto e moscato, con una parte sempre più prevalente destinata a chardonnay e pinot nero, destinati alla produzione della nuova DOCG Alta Langa, espressione delle bollicine più nobili del Piemonte e in rapida ascesa sul mercato.
La tenuta è formata inoltre dalle storiche cantine, dalla Villa Reale e da una grande riserva naturale. Oggi Fontanafredda appartiene all’associazione Vino Libero, un gruppo di 12 produttori di vino e 1 distilleria, accomunati dall’intento di sviluppare un’agricoltura di tipo sostenibile, in combinazione a un continuo processo di ricerca mirato alla salvaguardia della natura e al minimo intervento in vigna e in cantina: non ultime sono le sperimentazioni di Fontanafredda volte a limitare l’uso dell’anidride solforosa. I vigneti vivono quindi in un ecosistema dinamico e vario, i terreni sono lavorati con la tecnica dell’inerbimento controllato, senza alcun utilizzo di fertilizzanti chimici e di diserbanti, bensì solo di sostanze organiche.
Una scelta green che investe diversi ambiti del ciclo produttivo: il vetro delle bottiglie usate per conservare i vini Fontanafredda proviene per l’85% da vetro riciclato e riutilizzabile infinite volte.
L’acqua utilizzata è quella raccolta nel lago della tenuta che viene depurata con l’aiuto del fitodepuratore, nell’ottica del riuso per scopi secondari. I tappi in sughero vengono raccolti nel rispetto della terra e della biodiversità; ma si privilegia l’uso di tappi di origine vegetale, riciclabili e sostenibili, senza per questo che ne risenta l’integrità de vini: l’impatto ambientale è ridotto con valori di emissioni di carbonio pari allo zero. Anche le etichette sono prodotte con carta riciclata, come del resto le scatole di cartone per proteggere i vini. E ancora muletti elettrici, trattori a biometano e forme di energia autoprodotta. Un rinascimento verde culminato in 120 ettari certificati a Biologico e che rimette la terra al centro del processo produttivo e si traduce nella vendita online di grandi vini bianchi piemontesi, senza dimenticare i rossi ovviamente. Un cambio di passo che porta Fontanafredda e i suoi vini a ottenere diversi riconoscimenti internazionali: nel 2013 il Barolo la Rosa 2008 viene nominato da Wine Spectator come uno dei 100 vini migliori al mondo, qualche anno dopo nel 2017 tocca al primo Barolo a M.G.A. Fontanafredda salire sul podio, Nello stesso anno Wine Enthusiast nomina la tenuta “Cantina Europea dell’anno”. Oggi il Villaggio è composto da due differenti aziende: Casa E. di Mirafiore e Fontanafredda. Al suo interno i visitatori diventano protagonisti di un’esperienza immersiva, tra letture e degustazioni di alcuni dei migliori vini piemontesi online (Barbaresco, Barolo, Nebbiolo, Roero Arneis, Barbera e Dolcetto d’Alba); in vari punti del Villaggio inoltre dei pannelli informativi fanno da guida con mappe e racconti multimediali, per tutti quelli che desiderano visitare la tenuta.
Un viaggio nel gusto che non può non terminare con un breve soggiorno nel primo Hotel diffuso delle Langhe, “Le Case dei Conti Mirafiore”, dove ci si potrà abbandonare ai sapori della cucina dello chef stellato Ugo Alciati.
Un’azienda che ancora oggi continua a fare la storia del Piemonte, e che con le sue etichette – dai Barolo più prestigiosi alla Barbera d’Alba, passando per le recenti espressioni di Alta Langa DOCG – si è meritata il titolo di “European Winery of the Year” nel 2017 assegnatale dal prestigioso Wine Enthusiast Magazine. Scopri i migliori Alta Langa DOCG online nella nostra enoteca online.