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Ezeta

Nell’antica Grecia il vino aveva un ruolo fondamentale, ed era importante soprattutto in occasione dei banchetti, organizzati di solito per celebrare matrimoni o ricorrenze religiose, durante i quali il vino stesso ricopriva la funzione di unire la comunità nel festeggiamento di un rito collettivo. Dai greci ai romani, alcune millenarie tradizioni si sono tramandate, al punto che anche nell’epoca iniziata con la leggenda di Romolo e Remo, la vite era ampiamente diffusa in tutta la Penisola, come anche il vino veniva consumato regolarmente. Certo è che il vino che bevevano gli antichi Romani era molto diverso da quello che siamo abituati a bere attualmente: grossolani e a volte lungamente invecchiati, i vini romani erano spesso amari, densi e alcolici, oppure a volte aggiunti di miele, di bacche o di erbe aromatiche, come il rosmarino, il finocchio, l'anice, l'assenzio e la salvia. Proprio sulla base di specifiche ricerche e approfondimenti storici, è nata l’azienda Ezeta, per mano di Enrico Zanello, che ha fondato la sua impresa con l’intento di riscoprire e far conoscere ai consumatori i sapori dell’antichità. E in onore degli antichi Romani, Ezeta ha iniziato il proprio percorso oggi espresso nel “Granum Paradisi”, vino aromatizzato ottenuto dopo lunghe e scrupolose indagini storiche. Partendo da un vino rosato prodotto nel Monferrato casalese, e seguendo quella che è un’antica ricetta risalente, per l’appunto, all’epoca romana, sono stati aggiunti al vino miele e spezie di prima qualità, così da far rinascere, di fatto, il vino aromatizzato che gli stessi romani erano soliti consumare durante i baccanali, feste in onore del dio Bacco. Così il “Granum Paradisi”, con i suoi gusti e i suoi aromi, ci fa rivivere la storia di un popolo che ha conquistato il mondo, e che ha avuto un ruolo importante in quella che è stata la vitivinicoltura italiana.