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Château Pavie

La Francia è una nazione che, per ciò che riguarda la produzione di vino, offre all’interno dei propri confini un panorama davvero sfaccettato. Per ciò che riguarda i rossi ovviamente non si può non citare il terroir di Bordeaux, vera e propria culla di alcune delle aziende vitivinicole più importanti al mondo, dichiarato addirittura Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Proprio all’interno di questa cornice, collocato su una delle parcelle più antiche di tutta la denominazione di St-Émilion, è situato lo Château Pavie. Una delle perle di rara bellezza del panorama vitivinicolo bordolese, che, durante il ventesimo secolo, venne acquistata dai Valette, famiglia di “negociant” parigini già proprietaria dello Château Troplong Mondot. Nel 1998 i Valette cedettero la proprietà della tenuta a Gerard Perse, e, nel 2012, Château Pavie è entrato di diritto nel firmamento della denominazione Saint-Émilion, diventando Premier Grand Cru Classé.
E non potrebbe essere altrimenti, dato che i 37 ettari di terreno racchiudono il meglio del terroir di Saint- Émilion, con un altopiano calcareo la cui costa risulta formata da argilla densa e profonda, mentre la base è caratterizzata da argilla sabbiosa e sassosa. Il terroir perfetto per coltivare i vitigni a bacca rossa tipici della zona, merlot, cabernet sauvignon e cabernet franc. Tra i filari, le lavorazioni vengono svolte seguendo principi di agricoltura organica e sostenibile, portando a piena maturazione ogni grappolo e mantenendo volutamente basse le rese. Un metodo di lavoro importante, che dà i suoi frutti, senza contare che tutto il processo di produzione è sotto la direzione di Michel Rolland, winemaker e autorità assoluta nel panorama vinicolo mondiale.
Château Pavie produce ogni anno poco meno di 50.000 bottiglie, dove la parte del leone spetta al Saint-Émilion Grand Cru Classé, vino rosso che, oltre ad accomunare i palati degli appassionati, riesce nell’ardua impresa di convincere la critica delle principali riviste internazionali di settore, da Robert Parker a James Suckling.