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Campari

Campari è un classico contemporaneo e carismatico che ha mantenuto nel corso degli anni la sua formula originale. Un liquore alcolico ottenuto dall’infusione di erbe amare, piante aromatiche e frutta in alcool e acqua. Il suo colore rosso vibrante, l’aroma intenso e il distintivo gusto amaro lo rendono estremamente versatile e la base di alcuni dei cocktail più famosi al mondo. È sempre stato un simbolo di intrigo e passione, noto in tutto il mondo come un’icona di stile ed eccellenza italiana. La ricetta segreta è nata a Novara nel 1860 ed è il risultato del talento di Gaspare Campari, fondatore dell’azienda che decise di aprire a Milano prima una distilleria e poi lo storico “Caffè Camparino”, tuttora presente in galleria Vittorio Emanuele II, cuore pulsante della città meneghina. Il figlio di Gaspare, Davide, cambiò la denominazione aziendale in “Gaspare Campari – Fratelli Campari Successori”. Era il lontano 1896, ma la scalata al successo era già iniziata. Davide infatti, sospinto da un forte spirito imprenditoriale e una spiccata curiosità verso il mondo, decise di concentrare il focus dell’azienda su due prodotti in particolare, il Bitter e il Cordial, che avevano ottenuto un discreto successo in ambito nazionale.

Nel 1932 una fortunata campagna mediatica incentrata sul Campari Soda (un mix di Campari e soda che al gusto amaro del bitter aggiunge la sua inconfondibile frizzantezza), con il celebre manifesto futurista di Fortunato Depero, rappresentò la rampa di lancio ideale per il celebre brand italiano. Seguirono anni di forte sviluppo internazionale, con la crescita di rapporti commerciali e acquisizioni in ogni angolo del mondo.
Giungendo a epoche più recenti, l’anno 1982 ha rappresentato il definitivo passaggio degli eredi Campari agli imprenditori Enrico Rossi e Domenico Garavoglia.
Gli anni ’80 sono anche quelli che sanciscono l’inizio della collaborazione che legherà indissolubilmente l’immagine del brand a quella del cinema: nel 1984 è Federico Fellini a firmare infatti il primo spot per il mercato italiano. Il marchio si è affermato successivamente come icona dell’aperitivo italiano nel mondo e nel 2001 debutta in borsa; undici anni dopo acquista Lascelles de Mercado, l’azienda giamaicana produttrice di rum. Il Gruppo Campari continuerà nel frattempo ad espandersi diventando nel 2014 proprietario del famoso amaro Averna fino a siglare nel 2016 un accordo che lo porterà a controllare il marchio Grand Marnier, liquore molto utilizzato nella preparazione di cocktail.

Gli ingredienti del Campari rimangono tutt’oggi un mistero, l’azienda ci tiene infatti a custodire gelosamente la ricetta: non sappiamo quanti ne vengano utilizzati, l’unica certezza è che il Campari si ottiene partendo da una soluzione alcolica con estratti di erbe, piante e frutti, che dopo un’infusione in acqua a 100 gradi vengono lasciate macerare in alcol puro. Al termine di questo processo la separazione delle erbe dalla parte liquida permette di ottenere un infuso al quale si aggiungono sciroppo di zucchero, colorante (che gli conferisce il caratteristico colore rosso), acqua distillata e alcol.
I gradi del campari variano a seconda del tipo: servito liscio con ghiaccio o con una spruzzata di seltz freddo, il campari rosso ha una quantità di alcol che si attesta intorno al 25%, mentre il Campari Soda (il classico aperitivo monodose contenuto nella bottiglietta a forma di cono) ha una gradazione moderata del 10%.
È la base ideale di numerosi long drink: lo troviamo in buona compagnia del vermouth nel celebre “Americano” nato a Milano e conosciuto anche con il nome di “Milano – Torino”; se unito al gin e al vermouth è possibile sorseggiarlo nel “Negroni”, uno dei suoi cocktail più celebri, che diventa un “Negroni sbagliato” se al gin sostituiamo uno spumante brut; quest’ultimo è apprezzato anche nella variante ribattezzata “Boulevardier”, con bourbon whisky al posto del gin e vermouth rosso, un drink la cui nascita è attribuita a Harry Mc Elhone, barman dell'Harry's Bar di Parigi che nel 1927 lo avrebbe preparato per lo scrittore Erskine Gwynne.Lo si può sorseggiare poi nel “Garibaldi” un cocktail semplice e dissetante ottenuto mescolando campari e succo d’arancia. Parla Milanese invece il Milano Milano, long drink dove il Campari si sposa con il Rabarbaro Zucca , l’amaro inventata inventato nel 1845 da Ettore Zucca nel capoluogo meneghino. Per gli amanti dello shakerato l’ideale è combinarlo con vermouth secco e agitare il tutto insieme al ghiaccio; gli ultimi anni lo hanno invece visto spopolare nella variante dello Spritz con Aperol, il Campari Milano o Spritz al Campari. Nel bresciano invece lo si consuma insieme al vino bianco fermo nello storico Pirlo, bevanda tradizionale da servire come aperitivo; la ricetta originale prevedeva di ravvivarlo con l’aggiunta di acqua gassata per renderlo frizzante; la versione più moderna ammette l’utilizzo del prosecco vino spumante con una spruzzata di seltz al posto dell’acqua gassata. Ma attenzione a chiamarlo Spritz!

Campari Group è oggi una realtà italiana di spicco a livello globale nel settore degli Spirits & Beverages e oggi anche dei liquori online. Si tratta di una società che custodisce oltre 50 marchi, tra cui brand dei quali detiene la totale proprietà – come ad esempio Campari, Aperol Wild Turkey e Grand Marnier solo per citarne alcuni –, altri in compartecipazione regionale – tra i quali ricordiamo Glen Grant, Cynar e Braulio – e locale, come Campari Soda e Crodino.
Oggi il Gruppo Campari è proprietario di ben 18 stabilimenti nel mondo e conta più di quattromila dipendenti, con un fatturato che sfiora i 2 miliardi di euro e una serie di edizioni speciali per assaporare in modo rapido e veloce la combinazione del Campari con altri tipi di ingredienti: il “Negroni Ready to Enjoy” dal gusto deciso e bilanciato, ottenuto mescolando Campari, London Dry Gin e vermouth rosso secondo la ricetta originale riconosciuta dall’IBA; o il Campari Spritz Kit, una confezione con tutto l’occorrente per chi vuole creare direttamente a casa un perfetto Campari Spritz fedele alla ricetta originale. Scopri le migliori bottiglie di Campari Bitter su Tannico, il punto di riferimento italiano per il vino online.