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Bailly Lapierre

"È nel 1975 che in Borgogna, la culla di alcuni dei più grandi vini del mondo, vengono ufficialmente riconosciuti i Crémant con uno specifico regolamento e con la relativa denominazione. Il riconoscimento di un lavoro che affonda le radici nei decenni precedenti e che ha trovato compimento con la nascita proprio di Bailly Lapierre, cantina cooperativa che nel 1971 ha riunito ben 71 viticoltori della zona in un’unica realtà.
Oggi, a oltre quaranta anni di distanza, quei vignaioli sono diventati 430, portando così Bailly Lapierre a diventare il riferimento mondiale nella produzione di Crémant de Bourgogne.
Uno spumante di rara piacevolezza, che proviene da una materia prima di impeccabile qualità, basata ovviamente sulle varietà più tipiche della Borgogna: chardonnay e pinot nero su tutte.
Spumanti che non hanno nulla da invidiare ai più celebri Champagne, prodotti solo un centinaio di chilometri più a nord.
Con una produzione annua media che si attesta sui tre milioni e mezzo di bottiglie, e con una scorta in cantina di ben cinque milioni di bottiglie, utili a garantire che i Crémant rimangano il giusto tempo in affinamento sui lieviti, il fatturato annuale di Bailly Lapierre, in continuo aumento, è a oggi di 15 milioni di euro, e i principali mercati di rifermento per l’esportazione sono quelli della Germania, degli Stati Uniti e della Gran Bretagna.
Tuttavia, tra i filari, la dimensione è rimasta quella “contadina”, e uomini e donne, di generazione in generazione, si dedicano alle proprie vigne con passione e amore, durante tutto l’arco dell’anno.
In cantina, non diversa è la filosofia, e la stessa cura che viene impiegata nell’allevamento delle uve, si ritrova in ogni passaggio produttivo. Il risultato è dato da etichette semplicemente eccezionali: Crémant de Bourgogne che non hanno nulla da invidiare ai migliori Spumanti Metodo Classico. Bollicine che reggono a testa alta il confronto con i più noti e i più famosi Champagne francesi."