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Ruge

La cornice di tutto è rappresentata dal territorio della Valdobbiadene, dove per natura già spontaneamente crescono grandi uve, che con la mano dell’uomo sono trasformate in etichette ormai capaci di conquistarsi scenari e palcoscenici internazionali. È proprio a Valdobbiadene che incontriamo Ruggero e Andrea Ruggeri, appartenenti a una storica famiglia di vitivinicoltori, nati e cresciuti in quelle che sono identificate come le migliori terre del Prosecco, tra le bollicine italiane una di quelle che gode di maggiore fama e prestigio. In un panorama in cui a volte risulta difficile scindere il livello qualitativo, è dal 2010 che i due giovani Ruggero e Andrea hanno deciso di scendere in campo, partendo da quella che era l’eredità familiare, costituita da circa cinque ettari vitati situati nelle terre della frazione di Santo Stefano, per l’appunto a Valdobbiadene. È nata in questa maniera la cantina “Ruge”, azienda che parte dall’ascoltare attentamente le voci del territorio, per arrivare a creare un sodalizio tra uomo e natura, in cui conoscenze, competenze, tecnologie ed esperienze rappresentano solamente un mezzo utile per guardare verso il futuro senza mai dimenticarsi del passato. Tra i filari non esistono forzature, e le viti sono allevate con cura, metodo e rigore, rispettando al massimo quello che è l’equilibrio di ambiente ed ecosistema. In cantina, non molto diversa è la filosofia, per cui dopo un’accurata selezione i grappoli sono lavorati e interpretati senza mai perdere di vista quello che è il principale obiettivo, volto a valorizzare ciò che la stagione e il territorio sono stati capaci di esprimere nel frutto. Senza grandi ambizioni e senza presunzione, nascono in questa maniera grandi etichette, mai omologate e capaci di distinguersi tra mille. Dal Prosecco Dry Valdobbiadene Superiore di Cartizze al “Primario” Extra Dry, per arrivare al Prosecco di Treviso “L’Essenziale Còlfondo”, vino non filtrato a rifermentazione naturale in bottiglia, sono tutte bollicine, quelle targate “Ruge”, che parlano di natura seguendone l’evoluzione, esprimendo mirabilmente il raggiunto equilibrio tra uomo e territorio.